domenica 13 marzo 2011

Hey you, out there in the cold..

Buongiorno a tutti, oggi il tempo è poco, ci sono mille cose da fare come ogni domenica (ultima ma non meno importante la partita della Viola). Vi lascio però le note ed il testo di questa bellissima e malinconica canzone, la richiesta d'aiuto che Pink lancia e nessuno riesce ad accogliere. Il muro è troppo alto, scavalcarlo è un'impresa.


HEY YOU
The Wall


Hey you, out there in the cold

Getting lonely, getting old 
Can you feel me?
Hey you, standing in the aisles
With itchy feet and fading smiles 
Can you feel me?
Hey you, dont help them to bury the light
Don't give in without a fight.



Hey you, out there on your own
Sitting naked by the phone 
Would you touch me?
Hey you, with you ear against the wall
Waiting for someone to call out 
Would you touch me?
Hey you, would you help me to carry the stone?
Open your heart, I'm coming home.



But it was only fantasy.
The wall was too high, 
As you can see.
No matter how he tried, 
He could not break free.
And the worms ate into his brain.



Hey you, out there on the road
always doing what you're told, 
Can you help me?
Hey you, out there beyond the wall,
Breaking bottles in the hall, 
Can you help me?
Hey you, don't tell me there's no hope at all
Together we stand, divided we fall.



Composizione

Hey You è una delle più note tra le canzoni in cui si fa uso della tecnica dell’hi-string nell'accordare la chitarra (la sesta corda, cioè il mi basso, viene portato due ottave sopra, mentre il la, il re ed il sol un’ottava sopra e il si ed il mi cantino rimangono invariati).
La canzone inizia con un arpeggio di chitarra acustica. Poco dopo entrano, in sequenza: il basso (fretless), un Fender Rhodes, la voce e, al termine della prima strofa, la batteria.
Dopo la seconda strofa, inizia l'assolo di chitarra. Sia la chitarra che il basso qui seguono il ritmo quasi militare di "Another Brick in the Wall", ma dopo alcuni secondi la chitarra si slega da questo riff e segue una parte completamente "selvaggia", in opposizione al tema rigido che fa da sezione ritmica.
La seconda parte della canzone ha la stessa struttura della prima. Prima dell'inizio della seconda parte, viene introdotto un particolare effetto del sintetizzatore che ricorda il brulicare di insetti (riprendendo il concetto di "[...] and the worms ate into his brain. [...]").E' in questo punto che si trova una prima citazione del brano Echoes (la seconda citazione è nel brano: Is there anybody out there?): una nota alta di pianoforte "effettato" che simula un sonar; è l'inizio della suite che occupa l'intero lato B del l'album Meddle.
La canzone è ispirata al concetto per cui The Wall è stato concepito: esprimere la disperazione e la solitudine che un proprio pari può patire (che sia Pink, l’ascoltatore o entrambi).[1]
Inizialmente, era intenzione degli autori inserire la canzone tra Comfortably Numb e The Show Must Go On (così è, infatti, nella demo dell’album).

Trama

Come nelle altre canzoni dell'album il punto di vista espresso nella canzone è quello del protagonista, Pink.
Egli capisce di aver sbagliato a chiudersi in se stesso e tenta di recuperare qualche contatto con il mondo esterno. Per quanto tenti, però, il muro impedisce che le sue richieste di aiuto vengano recepite, e più chiama, più il suo tono si carica di disperazione.
La canzone rappresenta il punto di passaggio dall'isolamento dalla realtà del protagonista al momento in cui abbraccia il movimento fascistadei Vermi (The Worms), che possono essere considerati una personificazione della follia, in quanto nella penultima canzone del secondo disco, The Trial, il giudice è un verme che alla fine del processo, ("The Trial", per l'appunto) condanna Pink ad uscire dal suo muro psicologico, (l'ultimo verso della canzone "Tear down the wall" vuol dire "abbattete il muro"), quindi le stesse entità che hanno costruito il muro ne ordinano ora l'abbattimento; questo interpretazione viene richiamata nel verso di Hey You che dice "and the worms ate into his brain" che letteralmente significa "e i vermi mangiarono nel suo cervello", linguaggio metaforico che si può interpretare con il fatto che Pink impazzisce dopo aver eretto il muro, il che costituisce un ulteriore richiamo alla vita dell'indimenticato Syd Barrett, uno dei membri fondatori della band, il quale, avendo anche abusato pesantemente di droghe nel corso della sua vita, perse la salute mentale e dovette abbandonare la band, che lo ricorderà con rammarico per tutto il corso della loro travagliata carriera, dedicandogli addirittura l'album antecedente The Wall,Wish You Were Here del 1975.

Esecutori

5 commenti:

  1. bellissima canzone. una anche delle più famose dei grandissimi pink floyd, però pensandoci tutti i loro pezzi sono famosi lol

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  2. Ullallà, anche tu sei riuscita a trovare il blog e persino ad iscriverti??

    Ciò non toglie che questa canzone sia tra le più belle. Ps: dobbiamo trovare i biglietti e tu devi anche portarmi da Waters, su!

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  3. Avevo questa canzone su un vecchio vinile di mio babbo. Poi si è rotto il giradischi...
    Comunque sia, splendido pezzo, fa sempre piacere risentirlo.

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  4. Buoni vecchi vinili, peccato siano difficili da trovare oggi.

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