martedì 22 marzo 2011

Wish You Were Here, Crazy Diamond

Come il titolo di questo post spiega, oggi parlerò della più bella canzone dell'album Wish You Were Here che ieri ho presentato con un'altro post. Insieme a Wish You Were Here stessa, è la canzone più bella dell'album, le altre sono nettamente inferiori alla perfezione che questi due pezzi presentano, pur non essendo male Welcome to The Machine (Have a Cigar, invece, non mi manda in sollucchero). L'album, con le sole cinque canzoni può sembrare corto e incompleto a prima vista: assolutamente errato. La mole e la grandezza delle due parti di Shine On You Crazy Diamond riempiono ogni spazio lasciato libero, facendo dell'album un capolavoro.

Shine On You è meno "commerciale" rispetto a Wish You Were Here, è un pezzo complesso ricco di assoli e con un testo colmo di riferimenti al vecchio compagno di avventure Syd Barret. Analizzare tutti i suoi ventisei minuti ed oltre sarebbe eccessivamente complesso, quindi vi lascio un appunto di Wikipedia, una recensione un po' rimaneggiata e qualche aneddoto su Barret negli studi di registrazione con i suoi vecchi colleghi, ma tutto ciò nel prossimo post.

Ecco la spiegazione di Wikipedia

Shine On You Crazy Diamond è una canzone dei Pink Floyd, scritta da David GilmourRoger Waters e Richard Wright nel 1974. La canzone è uno struggente omaggio all'ex componente della band Syd Barrett, che aveva lasciato il gruppo nel 1968.
La canzone fu eseguita per la prima volta durante il tour francese del 1974, e l'anno successivo fu inserita nel concept album Wish You Were Here del 1975.
La lunga suite, registrata tra gennaio e luglio 1975, è composta da 9 parti e viene solitamente suddivisa in due: la prima va dalla parte I alla parte V, la seconda dalla parte VI alla parte IX.
In origine i Pink Floyd avevano in mente di inserire l'intera canzone su un solo lato del vinile (sullo stile di Atom Heart Mother eEchoes); successivamente però la lunghezza della canzone li obbligò a dividere l'intera suite nelle due parti: I-V (all'inizio del lato a) e VI-IX (alla fine nel lato b); le due parti quindi aprono e chiudono l'album.
La sezione conclusiva (o parte IX) della suite rende l'ennesimo omaggio a Syd Barrett, con il sintetizzatore che, in coda al brano accenna la melodia di See Emily Play, una delle prime canzoni pubblicate da Barrett con i Pink Floyd.
Durante il tour francese del giugno 1974 fu per la prima volta eseguita con il titolo di Shine On. Fu eseguita come Shine On You Crazy Diamond durante il tour inglese nel novembre 1974.
Nel 1976 un estratto dalla canzone è stato pubblicato in Italia come singolo (sempre dalla Harvest Records), insieme a Have a Cigar[1].

[modifica]Formazione



Titolo: Wish You Were Here
Artista: Pink Floyd
Anno Pubblicazione: 1975
Durata: 44 min : 28 sec
Supporto: 1 CD
Tracce: 5
Genere: Rock
Etichetta: Harvest Records/Capitol Records


L'album, e in particolare "Shine on you crazy diamond", sono chiaramente (anche se non è stato mai confermato ufficialmente) un omaggio al primo chitarrista e leader della band Syd Barrett, allontanato dal gruppo nel 1968 per via di una grave infermità  mentale e fisica, causata dal continuo uso di droghe, specialmente LSD, che aveva compromesso la sua partecipazione ai concerti e al lavoro in studio.
Il brano "Shine on" fu inizialmente concepito per essere inserito su un intero lato, ma siccome durava troppo si decise di dividerlo in nove parti, raggruppate in due blocchi. Nello spazio rimanente del disco vennero inserite altre tre canzoni. àˆ molto difficile distinguere le diverse parti e ci sono diverse teorie sulla loro suddivisione esatta.
Il 9 luglio del 1975, proprio mentre si incideva questa canzone, comparve nello studio Syd Barrett, ma nessuno lo riconobbe e i Pink Floyd continuarono a suonare. Wright si sedette vicino a lui e solo dopo molti minuti riconobbe in quella figura ormai grassa e calva il loro amico Syd. Quel giorno David Gilmour si sposava con la sua fidanzata, l'americana Ginger, e invitò Barrett alla festa di matrimonio. Syd andò con i suoi ex compagni, ma dopo un po' scomparve così come era apparso.
Welcome to the Machine (Benvenuto nella macchina) e Have a Cigar (Fumati un sigaro), secondo molti pareri, descrivono il rapporto di Syd Barrett (ma, in senso più ampio, di ogni musicista, Pink Floyd compresi) rispettivamente con il mondo esterno e con l'ambiente dello spettacolo, incolpando entrambi del suo squilibrio mentale, come concausa assieme all'abuso di droghe.
In Welcome to the Machine la società  (nella canzone, in prima persona plurale "noi") accoglie un giovane chitarrista con parole di disillusione (ad esempio nella frase we told you what to dream, "ti abbiamo detto cosa sognare"). Il riferimento a Barrett si può notare in più punti, ad esempio nel fatto che da giovane avesse fatto parte dei boy-scout (provided with toys and Scouting for boys, "ben provvisto di giocattoli e di Scautismo per ragazzi", il libro scritto da Robert Baden-Powell) e la sua passione per le macchine (He loved to drive in his Jaguar, "Amava guidare la sua Jaguar"). La canzone è accompagnata da un video a cartoni animati realizzato da Gerald Scarfe (che poi realizzerà  le sequenze animate di The Wall).
In Have a cigar viene descritta l'esperienza del primo contratto discografico del gruppo, citando anche un episodio realmente accaduto nel 1967 quando firmarono per la EMI: l'impresario che li stava mettendo sotto contratto chiese al gruppo chi di loro fosse il "Pink" dei Pink Floyd, ritenendo il nome del gruppo un nome proprio di persona (Oh, by the way, which one is Pink? "A proposito, chi di voi è Pink?").
Have a Cigar non ha un finale: nel pieno del pezzo il sonoro viene come risucchiato nel canale destro dell'amplificatore e ridotto quasi a zero, a bassissima qualità . Il pezzo ora è come se venisse trasmesso da una radio in mono. A questo punto si sente il rumore di una persona che entra in una stanza. La persona cambia le stazioni della radio (si sente un dialogo tra due persone, poi della musica classica), finché si sintonizza su un brano di chitarra solista. Gli piace (è un vecchio riff di chitarra dei Pink Floyd) e lo ripete con la sua chitarra: è Wish you were here e lui è David Gilmour. La qualità  sonora ora è elevatissima: siamo rientrati nel disco.
Alcuni brani, come da tradizione, prima di essere incisi furono a lungo "testati" dal vivo. I tre brani erano Shine On, Raving and Drooling e Gotta Be Crazy. Shine On diventò Shine On You Crazy Diamond, invece Roger Waters decise di non inserire le altre due, che vennero incluse nell'album Animals coi nomi di Sheep e Dogs.
Roger Waters, esausto, fece cantare "Have a Cigar" al loro amico Roy Harper che stava incidendo allo studio a fianco. Un'altra singolare presenza nell'album è quella del celebre violinista jazz Stephane Grappelli, che stava incidendo un album nello studio sottostante con Yehudi Menuhin e fu chiamato da Waters per suonare nel brano "Wish You Were Here".
La copertina e le immagini che vi compaiono furono opera, come al solito, della Hipgnosis di Storm Thorgerson, ma fu particolarmente difficile realizzarle per l'idea particolare che dovevano dare: quella di non dare nessuna indicazione di luogo e di rappresentare situazioni surreali. Il disco uscì confezionato in una busta di cellophane nero per nascondere nei negozi la vera copertina, destinata solo al pubblico, ma molti negozianti la tolsero pensando di fare un favore ai propri clienti.
Fu l'unico disco dei Pink Floyd anni Settanta a raggiungere il primo posto in classifica sia negli Stati Uniti, sia in Gran Bretagna.


1. "Shine On You Crazy Diamond (Parti I-V)" (Gilmour/Waters/Wright) - 13:34 - Voce di Waters
2. "Welcome to the Machine" (Waters) - 7:31 - Voce di Gilmour e Waters
3. "Have A Cigar" (Waters) - 5:08 - Voce di Roy Harper
4. "Wish You Were Here" (Waters/Gilmour) - 5:34 - Voce di Gilmour
5. "Shine On You Crazy Diamond (Parti VI-IX)" (Waters/Wright/Gilmour) - 12:31 - Voce di Waters






SHINE ON YOU CRAZY DIAMOND
PINK FLOYD

"Shine On You Crazy Diamond (I-V)"

Remember when you were young, you shone like the sun.
Shine on you crazy diamond.
Now there's a look in your eyes, like black holes in the sky.
Shine on you crazy diamond.
You were caught on the crossfire of childhood and stardom,
blown on the steel breeze.
Come on you target for faraway laughter,
come on you stranger, you legend, you martyr, and shine!
You reached for the secret too soon, you cried for the moon.
Shine on you crazy diamond.
Threatened by shadows at night, and exposed in the light.
Shine on you crazy diamond.
Well you wore out your welcome with random precision,
rode on the steel breeze.
Come on you raver, you seer of visions,
come on you painter, you piper, you prisoner, and shine! 

"Shine On You Crazy Diamond (VI-IX)"

Nobody knows where you are, how near or how far.
Shine on you crazy diamond.
Pile on many more layers and I'll be joining you there.
Shine on you crazy diamond.
And we'll bask in the shadow of yesterday's triumph,
sail on the steel breeze.
Come on you boy child, you winner and loser,
come on you miner for truth and delusion, and shine 

2 commenti:

  1. "Shine on you..." è stata la prima canzone dei Floyd che ho ascoltato,sul solito vecchio vinile di mio babbo. Devo dire che, ancora oggi, la preferisco alla più blasonata "Wish you were here".

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  2. Idem. Musicalmente non c'è storia, e come testo siamo alla pari.

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