venerdì 8 aprile 2011

Goodbye, Blue Sky


Un saluto veloce, dato che riprenderò il blog e completerò assignment e pubblicherò nuove news sui Floyd solo a partire dalla settimana prossima, causa esame di Anatomia incombente. Goodbye blue sky come titolo è perfetto per le mie giornate da ora in poi: e chi lo vede più il blu del cielo primaverile?
Del brano (che adoro) parlerò bene quando potrò: perdonatemi per ora, e iniziate a godervelo. Due ottimi siti inglesi dove è commentata e spiegata alla perfezione sono: http://www.thewallanalysis.com/main/goodbye-blue-sky.html e http://www.rogerwaters.org/eshepart.html


GOODBYE BLUE SKY
PINK FLOYD - THE WALL
Oooooooo ooo ooo ooooh 
Did you see the frightened ones 
Did you hear the falling bombs 
Did you ever wonder 
Why we had to run for shelter 
When the promise of a brave new world 
Unfurled beneath a clear blue sky 
Oooooooo ooo ooooo oooh 
Did you see the frightened ones 
Did you hear the falling bombs 
The flames are all long gone 
But the pain lingers on 
Goodbye blue sky 
Goodbye blue sky 
Goodbye 
Goodbye 


Goodbye Blue Sky è una canzone dei Pink Floyd contenuta nell'album The Wall, pubblicato nel 1979.

Composizione

È introdotto dal suono di alcuni uccelli che cinguettano e dalla frase "Look mummy, there's an aeroplane up in the sky!", pronunciato da un bambino (il piccolo Harry Waters, figlio di 2 anni di Roger). Durante tutta la canzone una chitarra acustica e, in alcune sezioni, un coro accompagnano la voce di David Gilmour.
La canzone inizia con un tono tranquillo e sereno, ma, man mano che va avanti, assume un tono sempre più aspro e sinistro. Durante gli ultimi secondi del brano si sentono distintamente rumori di un aeroporto.
Il brano presenta alcune somiglianze con la canzone Grantchester Meadows presente nell'album Ummagumma.

Trama

Come le altre canzoni nell'album The Wall, "Goodbye Blue Sky" narra una parte della storia di Pink, il protagonista.
La canzone spiega la depressione di Pink come il risultato di un'infanzia vissuta nel periodo del dopoguerra sotto le sole attenzioni di una madre iperprotettiva, dopo che il padre era morto in guerra, prima che lui nascesse. Si capisce anche il trauma che le conseguenze della guerra gli hanno causato.
I rumori di un aeroporto che si sentono in sottofondo alla fine del brano suggeriscono che Pink stia andando negli Stati Uniti, per cercare di diventare una rock star e dimenticare il passato.

Versione video

Nel film Pink Floyd The Wall il filmato consiste in una serie di animazioni create da Gerald Scarfe. Solo la prima scena è filmata nella realtà.
Il filmato inizia con l'immagine di un colomba in un giardino di una casa che, inseguita da un gatto, vola via. Da questo punto in poi il filmato è interamente composto da animazioni. La colomba esplode violentemente nel cielo e viene rimpiazzata da un'enorme uccello nero dall'aspetto meccanico, allusione all'aquila simbolo del Terzo Reich (dettaReichsadler). L'enorme volatile simile ad un aereo sorvola il territorio inglese e chinandosi a terra strappa con gli artigli un pezzo di suolo, dal quale esce del sangue come se fosse una ferita. Nella scena seguente appare un gigantesco verme dal terreno, che si trasforma in un'enorme costruzione a metà tra un hangar e una cattedrale dalla quale escono numerosi aerei da combattimento che bombardano Londra. Il video è dichiaratamente una citazione del Blitz, la campagna di bombardamenti a tappeto che i tedeschi scatenarono sul suolo inglese dal 7 settembre 1940 al 10 maggio 1941. La scena cambia inquadrando persone nude che indossano una maschera antigas (the frightened onescioè gli spaventati) e che cercano di ripararsi dallo sgancio di bombe.
Nelle scene successive viene sottolineata la distruzione che la guerra ha portato al Regno Unito: la Union Jack e gli aerei militari si trasformano in croci e l'aquila nazista ride guardando le rovine della città. Il filmato termina con la colomba che lo ha aperto, che vola tra scheletri in divisa, simbolo degli aviatori inglesi caduti, il cui sangue rifluisce in una fogna. Si tratta di una delle sequenze più drammatiche di tutto il film; contiene un chiaro messaggio pacifista, e forse una velata critica all'incapacità da parte degli Stati (in questo caso l'Inghilterra) di difendere i civili dagli orrori della guerra.

Cover

Esecutori

2 commenti:

  1. novità? Ci avevi abituati male...

    RispondiElimina
  2. Non è una delle mie canzoni preferite dei Floyd ma mi accontento. Comunque sono d'accordo con te, dovremo dire addio ai cieli blu primaverili per le simpaticissime colorazioni blu dei vetrini di istologia...

    RispondiElimina

Il vostro Pink Floyd's MP3 versione 3.0